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lunedì 24 giugno 2013

PROGETTO BLUE BOOK

La storia recente sugli avvistamenti di UFO iniziò nel 1948, quando le forze aeree statunitensi decisero di condurre ricerche più approfondite su questo fenomeno. Il primo progetto fu denominato “Sign”, ribattezzato l’anno seguente in “Grudge” e poi definitivamente chiamato “Blue Book”. L’intento del progetto “Blue Book” era di indagare a proposito delle segnalazioni di UFO sul territorio statunitense. Valutarne la potenziale minaccia per la sicurezza nazionale, sia che gli UFO derivassero da potenze straniere sia che provenissero dallo spazio esterno. Molti ricercatori indipendenti dissero che il progetto era svolto da personale non qualificato ed era solo una copertura per tranquillizzare la popolazione. Nonostante ciò il progetto funzionò e durante i suoi 18 anni di attività accumulò negli archivi oltre 12.600 casi di avvistamento. La maggior parte di questi furono spiegati razionalmente ma ben 701 rimasero classificati come non spiegabili.
Successivamente nel 1966 le forze aeree statunitensi patrocinarono una nuova inchiesta indipendente, ad alto livello, sugli UFO, da parte di un gruppo di scienziati dell’Università del Colorado. Il progetto era presieduto dal fisico Edward U. Condon. Dei 59 casi selezionati e accuratamente studiati dal team, ben 23 furono classificati come inspiegabili. Nel rapporto finale del 1969, Condon concludeva che non esisteva alcuna possibilità che una ILE (vita intelligente extraterrestre) possa visitare la Terra nei prossimi 10.000 anni. Tale affermazioni però non furono mai giustificate da prove o teorie. Dopo il “rapporto Condon” le forze aeree smisero ufficialmente di cercare risposte agli UFO dicendo che non si trattava di un pericolo per la sicurezza nazionale e che gli UFO non potevano essere di origine extraterrestre in quanto non vi erano prove certe a fovore di ciò. Si concluse quindi il progetto “Blue Book”.
Molti ufologi e ricercatori indipendenti denunciarono il fatto come una copertura, che il governo americano avrebbe imposto, per non creare panico alla popolazione. Infatti sono molti i misteri che circolano attorno a questo progetto, alle persone che ci hanno lavorato e ad alcuni documenti “misteriosamente” segretati. Oggi sono perlopiù associazioni private a continuare le ricerche sugli UFO, anche se ultimamente moltissimi stati hanno aperto i loro archivi, prima segreti, al pubblico. Gli Stati Uniti, accusati, da sempre, di tenere nascosta la verità, non prendono posizioni al riguardo; non affermando la loro esistenza ma neanche smentendola.
Un importante ricercatore fu l’astronomo J. Allen Hynek, definito da molti, il padre della moderna ufologia. Egli lavorò per ben 20 anni come consulente governativo sugli avvistamenti UFO e prese parte al progetto. La sua figura è per alcuni aspetti controversa e molti sospettano una complicità con il governo americano. Nonostante ciò lasciò una classificazione degli avvistamenti utilizzata ancora oggi, questa è composta in:
Avvistamenti UFO a più di 1.500 metri: A loro volta suddivisi in avvistamenti di luci notturne, avvistamenti di dischi diurni e avvistamenti radar.
Avvistamenti UFO a meno di 1.500 metri: a loro volta suddivisi in incontri ravvicinati del primo tipo, incontri ravvicinati del secondo tipo, incontri ravvicinati del terzo tipo ed incontri ravvicinati del quarto tipo.
Incontri ravvicinati:
Primo tipo: non vi è interazione tra l’UFO e l’ambiente circostante.
Secondo tipo: si manifesta qualche interazione, come l’interferenza con impianti elettrici, bruciature sul terreno ed effetti fisici sugli animali o sugli uomini.
Terzo tipo: in cui presunti occupanti dell’UFO provenienti da spazi esterni si manifestano agli umani.
Quarto tipo: Contatti personali con entità aliene, rapimenti alieni, con eventuali segni fisici o addirittura decessi.

Fonte:clicca qui

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