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mercoledì 2 ottobre 2013

Le Abductions di Linda Porter


Un caso di rapimento investigato da Linda Moulton Howe

Fonte: Capitolo quattro del libro “Glimpses of other realities” di Linda Moulton Howe
La prima settimana di marzo del 1991 ricevetti una busta marrone, formato legale, di Posta Certificata spedita il 28 febbraio da Porterville, California. La busta conteneva una cassetta audio, una lettera e dei disegni; il tutto mi era stato inviato da una donna di nome Linda Porter.
Appena guardai quei disegni e le loro note mi resi conto che si trattava di materiale importante. Ricordo che rimisi tutto nella busta e la piazzai sotto la finestra proprio di fronte alla mia macchina da scrivere, volevo evitare di perderla in mezzo all’enorme mole di materiale riguardante i fenomeni inspiegabili che mi si stava accumulando a velocità impressionante. Il giorno stesso inserii quella cassetta nell’impianto stereo della macchina. La sua voce chiara e ben articolata mi colpì. Linda era una persona istruita che combatteva per cercare di comprendere una vita piena di fenomeni che contrastavano con il normale concetto di realtà. Aveva deciso che era importante contattarmi dopo aver assistito ad una mia conferenza in California dove avevo portato alcune testimonianze su intelligenze non umane presenti sul nostro pianeta. Ella temeva di essere una persona con la sindrome da abduction ed era spaventata dalla continua negazione della presenza aliena da parte del governo degli Stati Uniti.



Nella lettera lei scriveva:
“Noi (addotti) veniamo a trovarci al centro di una serie di eventi che un giorno si riveleranno storicamente significativi per il futuro

della Terra. Purtroppo, a causa della nostra continua e non voluta interazione con questi esseri, noi siamo diventati doppiamente vittime del fenomeno: da una parte, veniamo usati dagli alieni per i loro scopi, quali che siano, dall’altra veniamo esposti al ridicolo se decidiamo di parlare e diveniamo anche oggetto di intimidazioni e minacce da parte del governo e dei militari.
Se tu potessi guardare direttamente negli occhi di queste creature ti renderesti conto che esse conoscono ogni dettaglio della tua vita, anche il più insignificante e intimo. A volte mi chiedo se noi non siamo una specie di bambole tipo Barbie e Ken che vengono usate per gioco da parte di una razza di esseri emotivamente immaturi e privi di qualsiasi morale. Altre volte penso che siamo finiti nelle grinfie di una razza morente capace di fare qualunque cosa per assicurarsi la sopravvivenza e pronta a manipolare freddamente altre specie e a mutilare animali indifesi.
Chi non ha sperimentato il trauma di una abduction non può capire quanto queste creature siano in grado di spogliarci di mente ed anima con la stessa facilità con cui noi ci spogliamo dei nostri vestiti. In un batter d’occhi questi esseri devastano qualunque libertà personale, qualunque senso di privacy e qualunque speranza di poter vivere una esistenza normale. La vita di una persona viene cambiata per sempre e non sarà mai più la stessa.”
La registrazione su cassetta iniziava con eventi che Linda ricordava consciamente dall’età di sei anni. Altri due eventi riguardanti una entità simile ad una “Mantide Religiosa” e una paralisi corporea sperimentata durante un viaggio in quelli che Linda chiamò “tunnel inter-dimensionali” vennero rivissuti durante una sessione ipnotica con l’ex ricercatore NASA Richard F. Haines. Haines aveva iniziato i suoi studi sugli UFO in seguito alle testimonianze di piloti militari e civili ed un importante caso da lui meticolosamente investigato è avvenuto a Melbourne, in Australia. Il 21 ottobre 1978 un pilota di nome Frederick Valentich decollò da Melbourne verso King Island. All’altezza dello Stretto di Bass, a sud del continente australiano, Valentich riportò al Servizio di Volo di Melbourne che aveva un grande oggetto aereo non identificato, con una luce verde e di aspetto metallico, che sorvolava il suo piccolo Cessna 182. Le ultime parole del pilota, registrate dal Servizio di Volo di Melbourne furono: “si sta librando e non è un aereo”. I suoni successivi furono come di lattine che rotolassero in un barile di petrolio vuoto e Frederick Valentich scomparve dal radar di Melbourne. Non vennero mai ritrovati nè il suo corpo nè il suo aereo. Due anni dopo, in una successiva investigazione, il giornale “Sun” di Melbourne riportò, il 9 giugno del 1980, che quasi cinque minuti della registrazione originale del volo erano stati eliminati “nell’interesse della Sicurezza Nazionale”. Il caso rimase irrisolto.
Una delle ipotesi sul caso Valentich è che egli sia stato fisicamente prelevato da quel misterioso velivolo aereo. In seguito Haines investigò anche i casi di sindrome da abduction e apprese ad usare l’ipnosi per sondare periodi di tempo mancante e recuperare frammenti di memoria.
Linda Porter nel 1988 ebbe con lui una sessione di un’ora che la aiutò a recuperare i dettagli delle sue immagini ricorrenti di una “cavalletta” e di se stessa che “entrava in un raggio di luce”. In seguito Linda Porter non volle puù sottoporsi a regressioni ipnotiche perchè i ricordi recuperati la spaventavano troppo.
Ma nei giorni, settimane e mesi successivi ella iniziò a ricordare spontaneamente sempre più contatti con creature non umane e con le loro tecnologie. Quello che segue sono sezioni trascritte della prima cassetta audio che Linda Porter mi inviò. Ho incluso anche cinque disegni a matita che lei incluse nella corrispondenza del 28 febbraio 1991.
“Questo è uno dei primi ricordi che mi si sono riaffacciati alla mente dopo l’ipnosi del 1988 con Richard Haines. Tre o quattro settimane dopo mi trovavo a lavare i piatti quando mi si presentò questo ricordo, mi riferisco al Disegno numero 1. Avevo circa quindici anni quando accadde e mi ricordo che stavo in uno stretto corridoio a bordo di una piccola nave. I muri erano grigi e solidi. Il pavimento del corridoio sembrava una specie di griglia, ci si poteva guardare attraverso e vedere il piano inferiore. Alla mia sinistra c’era una stanza piena di una luce argentata molto, molto brillante che sembrava solida e in cui fluttuavano piccole particelle che riflettevano la luce. Era una luce molto densa, non ci si poteva vedere attraverso. Credo che fui portata in quella stanza ma non ricordo cosa mi accadde lì dentro tranne una sensazione di vero terrore: non voglio sapere, non voglio ricordare come se sapessi che mi accadrebbe qualcosa di terribile se ricordassi cosa accadde lì dentro.
Il corridoio di fronte a me curvava a sinistra e vidi ciò che sembrava una creatura a forma di Mantide Religiosa. Era alta, almeno otto piedi (due metri e quaranta circa) e faceva capolino dall’angolo, piegata, credo, all’altezza della vita. La sua vista mi terrorizzò perchè era vermente orribile. Questa è l’ultima cosa che ricordo, insieme alla sensazione che qualcosa di terribile avvenne in quella stanza. Io sono stata avvertita, credo, di non ricordare cosa accadde. La creatura aveva braccia molto lunghe che si articolavano molto dietro il torso, in maniera molto diversa dall’articolazione umana. Aveva un torso molto lungo.
Questi esseri mi dissero, ammesso che dicessero la verità, che possono manipolare il tempo. Possono prelevare una persona da un qualunque fotogramma temporale e tenerla per quanto tempo vogliono. Poi la reinseriscono nello stesso frammento temporale e la persona non saprà mai cosa le è accaduto, a meno che essi non lo vogliano, e nessuno si accorgerà che la persona è scomparsa perchè, dal punto di vista umano, essa non se ne è mai andata.
Venni presumibilmente portata in una base sotterranea presso la costa californiana. Per qualche motivo mi viene da pensare che sia nella zona di Santa Barbara. Se vi mettere sulla spiaggia di fronte all’oceano (dove si trova quel posto), vedrete una struttura che sembra la torre di comando di un sommergibile che esce dalla sabbia. Quella è probabilmente la parte finale di una costruzione che scende in profondità per almeno due o tre piani. Mi fu detto che quella specie di torre viene resa invisibile da una sorta di griglia elettronica di qualche tipo. Essi hanno intorno a quella struttura anche un qualcosa che repelle e allontana sia gli esseri umani che il pesce.
All’interno di quell’edificio i pavimenti, le mura e i soffitti erano di un colore grigio-argento ma le porte- e sembrava che ce ne fossero dovunque- avevano colori vivaci, rosso, azzurro e giallo. Su ogni porta c’erano dei simboli che sembravano dei geroglifici o una scrittura di tipo arabo, lo schizzo numero sotto il Disegno 1 raffigura l’unico simbolo che riesco a ricordare, non è proprio a copia esatta, ma lo ricorda abbastanza.

disegno di Linda Porter
“Il successivo episodio credo che sia avvenuto quando avevo 17 anni, te lo illustro in questo disegno. Vivevamo ancora nella stessa casa. Io ero a letto e dormivo quando qualcosa mi svegliò. La camera era piena di un bagliore arancione e al centro della stanza c’era un buco da cui stavano uscendo persone fatte di ombra solida, ben definite e tridimensionali. Se riesci ad immaginare una persona senza lineamenti, un’ombra a tre dimensioni che ti dà la sensazione che puoi toccarla, allora avrai un’idea di che aspetto avevano.
Il buco era pieno di una luce arancio che si rifletteva nella stanza. I bordi del buco erano frastagliati, color oro e sembravano sfarfalleggiare intorno ai limiti del buco. Il buco aveva forma ovale e si trovava a circa trenta centimetri dal pavimento. I due uomini-ombra uscirono dal buco scavalcandone i bordi, mi afferrarono e mi spinsero verso il buco. Questa è l’ultima cosa che ricordo. In seguito capii che il piccolo tizio grigio, quello che io chiamo “The Creep” (qualcosa tipo “Il Furtivo”, uno che mette i brividi) era in piedi vicino a me, a destra, e osservava le mie reazioni a quella situazione. In effetti sembrava molto interessato alla mia reazione. Sembrava anche che quello fosse il suo compito. E’ lo stesso piccolo tizio grigio furtivo che è sempre stato presente tutte le volte che mi hanno presa.
Tutto ciò avvenne in un istante anche se sembrava non dovesse finire mai.”

disegno di Linda Porter
“Questo disegno riguarda un altro ricordo che ho di essere stata a bordo di una navicella in una piccola stanza rotonda con al centro una larga apertura circolare. Quell’apertura sembrava avere tre chiusure ermetiche, come se dovesse essere a tenuta stagna. Comunque, attraverso quell’apertura io potevo vedere il paesaggio sottostante, le case e le strade.
Venni spedita giù attraerso questa apertura su di un raggio di pallida luce gialla e, ancora una volta, notai che la luce aveva al suo interno particelle riflettenti che scintillavano. Era una luce solida. Venni mandata giù a grande velocità, tanto velocemente che temetti di sfracellarmi al suolo. Ero terrorizzata. Poi, a poco più di un metro da terra, improvvisamente rallentai, come se uno passasse improvvisamete da cento a cinque chilometri all’ora…la differenza fu incredibile. E atterrai al suolo. Non ebbi alcun senso di caduta, non sentii movimento d’aria, nè alcun suono. Eppure, scendere a quella velocità da quell’altezza avrebbe dovuto darmi una sensazione analoga a quella delle montagne russe, ma non accadde nulla di simile. Era veramente strano.”
Su richiesta di Linda Howe, Linda Porter fornì un ulteriore disegno sulla strana intrusione di due “uomini fatti d’ombra” nella sua camera da letto quando aveva 17 anni.

Disegno di Linda Porter

A questo punto Linda Porter prosegue il suo racconto e commenta il suo disegno (qui sopra).
“L’episodio successivo è strano, penso che potrebbe essere vero. Loro (gli alieni) mi avevano parlato (prima del 1991) di un posto chiamato “Base di Sycamore” gestita dalla General Dynamics, almeno secondo loro.
Si trova all’interno nella California del sud verso San Diego nella regione di Poway. (Si ritiene) che sia una base missilistica ma è, in realtà, un luogo dove vengono tenuti gli esseri (gli alieni) che sono stati catturati dal governo. Sembra che ci sia un edificio particolare che scende sottoterra per cinque piani e al livello più profondo ci sarebbe una grande stanza dove i corpi degli alieni sono chiusi in dei contenitori. Ho disegnato questo nel Disegno numero 5. Questi contenitori hanno delle basi di cemento, non so se sono fatti di plexiglass o di qualche altro materiale, ma sono trasparenti e puoi vedere la persona all’interno.
Laggiù c’è un essere, in particolare, che gli alieni rivogliono indietro. Per qualche motivo-questo mi è stato ripetuto più e più volte- sembra che loro vogliano da me che io scopra chi è quella persona. Ho avuto anche la sensazione che le creature tenute lì siano ancora vive, ma vengono conservate in una specie animazione sospesa di tipo criogenico.
Mi è stato fatto capire che quegli esseri sono vivi benchè incoscienti. Come ho detto, non so se in ciò ci sia qualcosa di vero. Tutta la stanza è gestita da computers e ogni diverso contenitore, in mancanza di un metodo migliore, ha il proprio computer delegato che monitora ventiquattro ore su ventiquattro le condizioni vitali dell’essere al suo interno.
L’essere raffigurato nel disegno numero 5 ha un aspetto molto umano. Non somiglia quasi per nulla agli esseri grigi. Ha una specie di maglia argentata a rete sul petto e il resto del corpo è tutto vestito di nero. Ha i capelli color biondo-sabbia ed ha un aspetto molto adolescenziale, anche se, probabilmente, ha almeno trent’anni.
I sistemi di sicurezza per giungere a quella stanza sono semplicemente incredibili: il governo ha predisposto una serie chiusure comandate da pulsanti che bisogna premere secondo una certa sequenza e tale sequenza cambia ogni due ore. Queste congegni con i numeri da premere sono inseriti in scatole all’interno di zone trasparenti tipo plexiglass che si riempiono istantaneamente di gas se qualcuno non autorizzato tenta di penetrarvi. In quel caso basta che le guardie premano un bottone e l’intruso viene immediatamente avvolto da gas nervino che lo paralizzerà fino all’arrivo degli addetti. Naturalmente l’entrata è sorvegliata con un monitor ventiquattr’ore su ventiquattro. Si dice che l’intera area di Sycamore sia piena di binari sotterranei che collegano questa base con San Diego e con un altro posto. L’altro posto è l’ingresso. L’ingresso, che tu mi creda o no, è in un garage attaccato ad una abitazione di aspetto assolutamente normale, che si trova in una zona isolata su di una collina. Il garage è l’entrata ad una rete sotterranea che penetra nelle profondità della collina.
Se queste cose sono vere, allora lì ci sono moltissime cose di cui gli americani non sono consapevoli, cose costruite con i soldi delle loro tasse.
Si è anche detto che due giovani della Marina siano stati uccisi dal governo perchè avevano scoperto quel posto. Alle loro famiglie venne raccontato che erano morti alla base in un incidente con la jeep.”

Foto fatta nel dicembre 1996 da Linda Howe
della Base di Sycamore Canyon

Altra foto: particolare del cartello sulla strada per
Sycamore Canyon e telefoto di edifici e radar a
Beeler Canyon
Scrive Linda Howe:
Di esseri non umani tenuti in animazione sospesa ha parlato anche il ricercatore UFO Leonard Stringfield nella pubblicazione del luglio 1991 “UFO Crash/Retrievals: The Inner Sanctum, Status Report VI”. Nel suo rapporto Stringfield trascrive una intervista fatta a Houston, nell’aprile 1990, dal ricercatore Ron Madeley ad un anziano personaggio chiamato “Dott.Epigoni”. Questo Epigoni affermò di sapere che un disco con equipaggio era atterrato nelle vicinanze della Base Aerea di Edwards, in California. Queste le sue parole: “…si aprì una porta e ne uscirono quei tipi che avanzarono e si stesero per terra. Improvvisamente la scala dietro di loro si ritirò e si richiuse, le zampe d’atterraggio del velivolo rientrarono al suo interno ed esso si poggiò al suolo.” Gli umanoidi rimasero stesi lì finchè il disco e i suoi occupanti non vennero caricati e portati in un edificio sorvegliato della base per essere sottoposti a studi scientifici.”
Epigoni raccontò a Madeley che il disco volante venne portato in un grande hangar per essere studiato e aggiunse che la parte dove si era aperta quella porta “appariva assolutamente liscia ed integra, senza alcuna saldatura”. Epigoni ipotizzò che gli umanoidi stesi al suolo fossero andati in uno stato di animazione sospesa “attivata a distanza da un altro velivolo” che si trovava chissà dove in quel momento.
Quando, in seguito, chiesi conferme di tale racconto ad una mia fonte, militare in congedo che affermava di aver avuto contatti con membri dell’MJ12, questi sembrò genuinamente sorpreso e sbottò, piuttosto irritato: “Dove diavolo hai saputo questa storia?” Poi mi raccontò che il giorno in cui quegli esseri erano scesi e si erano stesi a terra in animazione sospesa era lo stesso giorno in cui doveva avvenire un test atomico segreto. Secondo lui il test venne sospeso a causa dell’atterraggio di quel disco perchè l’MJ12 temeva che le creature scese a terra fossero un monito e che ci sarebbe stata una rappresaglia degli alieni se il test fosse stato eseguito.
Che tutto ciò sia vero o no, in ogni caso nè Linda Porter nè io avevamo la benchè minima informazione riguardo a questa storia nel febbraio 1991, quando lei mi parlò della sua abduction e dei suoi dubbi che il governo degli Stati Uniti fosse in possesso di esseri non umani in animazione sospesa. C’è da dire che la sua abitazione di allora, a Porterville in California, si trovava proprio ad Ovest del Centro Armi Navali del China Lake e a Nord-Ovest della Base di Edwards.
Un’altra parte della audiocassetta di Linda includeva il racconto di un’altra esperienza di abduction, ma senza disegni.
LINDA PORTER: “Ad un certo momento mi venne mostrata una stanza con dei contenitori cilindrici trasparenti molto alti che sorgevano da una piattaforma che sembrava trovarsi al centro della stanza. All’interno di quei “tubi”, in posizione eretta, nudi e apparentemente addormentati, c’erano degli esseri umani, o, almeno, a me sembrarono tali. Sembrava che fossero in stato di animazione sospesa. Non mi sembrò che fossero morti perchè avevano un colorito normale. Fluttuavano in quello che sembrava un qualche tipo di gas violaceo. Era molto denso ed era difficile vederci attraverso ma esso faceva delle volute e quel movimento rendeva possibile vedere i corpi al suo interno. Non mi venne detto niente, almeno niente che io ricordi. Fu come se mi avessero portato lì semplicemente per farmi vedere quei corpi e poi mi riportarono indietro, questo fu tutto: Non ricordo di aver posto domande e non ricordo che essi mi abbiano detto niente.”
Linda concludeva la sua lettera dicendo “Vorrei veramente capire cosa sta accadendo. Voglio dire, anche se tutto ciò può sembrare ridicolo, questa cosa ha segnato tutta la mia esistenza e io non la trovo affatto divertente.”
Io le scrissi immediatamente e le chiesi se poteva fare dei disegni a colori dei raggi di luce, degli esseri di ombra e di qualunque altro ricordo le fosse tornato alla mente, inclusi gli esseri umani nei tubi, perchè io avevo bisogno di visualizzare più chiaramente quanto tentava di descrivere. Dopo poche settimane ricevetti una lettera commossa di Linda con molti altri disegni, questa volta fatti con pastelli colorati. Riguardo al disegno numero 14 lei scrisse quanto segue: ” Essere a forma di Mantide Religiosa e Stanza piena di luce. Questo ricordo diviene sempre più chiaro con il passare del tempo. Al momento dell’ipnosi con Richard Haines, nel 1988, quel ricordo era così spaventoso che non poteva tornare alla coscienza. Ora ricordo l’essere che svoltò lentamente dall’angolo e venne di fronte a me. Rimase assolutamete immobile ed era come se aspettasse di vedere quanto ne rimanessi terrorizzata. Poi iniziò a parlarmi anche se, al momento, non ricordo assolutamente cosa mi disse. Sembrava possedere una grande dignità e mi diede l’impressione di essere molto vecchio. Dopo avermi detto quello che doveva dirmi io mi girai e lui mi portò in questa stanza (piena di luce densa). Il ricordo termina con me che sto per entrare in quella stanza e il pensiero “Tradotto nella Luce”…qualunque cosa significasse, aveva a che fare con quanto stava accadendo.”
Segue disegno di Linda Porter raffigurante una “mantide” e la stanza piena di luce che lei avrebbe visto durante una “abduction” avvenuta nel 1963, quando la testimone aveva 17 anni. L’esperienza sarebbe avvenuta a Covina, in California. La Porter, commentando il disegno, disse di percepire che quanto accadutole nella “stanza piena di luce” fosse connesso con un “trasferimento di anima” di cui ella stessa era stata protagonista.
I corpi nei contenitori tubolari e la frase “traslazione nella luce” incuriosivano sia me che lei. A quei tempi, inizio del 1991, io non disponevo di altri resoconti di abduction come quello di Linda Porter ma sentivo che era importante incontrarla. Durante i successivi otto mesi ci sentimmo di tanto in tanto al telefono poi, il 24 ottobre 1991, lei mi scrisse che aveva tentato l’auto-ipnosi, avvalendosi di apposite cassette, allo scopo di rilassarsi e cercare di ricordare più particolari della propria esperienza. Disse di essersi resa conto che la creatura a forma di mantide e la stanza piena di luce erano in relazione con le persone in animazione sospesa nei contenitori e mi spedì due ulteriori disegni per “recuperare le ultime parti del ricordo.” Questo è ciò che le tornò in mente.
PORTER: “Quando avevo dodici anni mi ammalai gravemente di una brutta infezione alla gola con febbre altissima. La febbre era talmente alta che ricordo di aver delirato almeno per un giorno. Ricordo di aver fluttuato sul soffitto e di aver guardato in basso verso la “me stessa” nel letto. I miei genitori non avevano fiducia nei medici e, così, aspettarono che guarissi da sola, cosa che, in effetti, avvenne o, almeno, io pensai che le cose fossero andate così.
Fui portata a bordo del velivolo dove accadde tutto. Anche se tutto iniziò con la creatura tipo mantide, l’alieno che fu sempre con me durante tutta la vicenda era biancastro, alto non più di un metro e cinquanta e con enormi occhi dalle pupille nere.
I disegni di cui ho parlato si riferiscono a ciò che accadde in seguito: venni portata dentro la “stanza di luce” e mi venne mostrato un uomo di quarantacinque o quarantasei anni che stava chiaramente morendo. Giaceva in un contenitore rettangolare.
Non ricordo la tecnica con cui questa cosa veniva fatta, ma LA SUA ANIMA venne TIRATA FUORI da quel corpo morente. Essa si staccò dal corpo all’altezza del plesso solare (dietro lo stomaco). Era lunga un settanta-ottanta centimetri e larga non più di dodici centimetri ma era di una bellezza che toglieva il fiato, di un delicatissimo giallo iridescente con un nucleo pulsante che emanava un debole calore. Il giallo aveva anche una leggera sfumatura arancio ai bordi.
L’anima fluttuò attraverso la stanza verso un altro corpo che somigliava molto all’uomo morente ma poteva essere lui a non più di venticinque anni di età. Quel nuovo corpo sembrava vuoto, non so perchè mi desse quella sensazione ma il miglior modo che mi viene in mente per descriverlo è “un contenitore vuoto”. Ora il “corpo vecchio” aveva assunto una sfumatura bluastra ed era chiaramente morto.
L’anima fluttuò fino a posizionarsi sul corpo nuovo, che si trovava in posizione eretta ma inclinato in avanti come se fosse sul punto di cadere, senza supporti visibili, fuori dal proprio tubo. L’anima discese ed entrò nel nuovo corpo infilandosi in un punto in cima alla nuca ed espandendosi in basso tra le scapole. Poi essa si fuse con il corpo e si insediò davanti alla spina dorsale all’altezza del plesso solare. Quindi sembrò stirarsi elasticamente verso il basso e verso l’alto di alcuni centimetri. A quel punto il nuovo corpo sembrò “occupato” come se la persona stesse semplicemente dormendo.
Il contenitore con all’interno il “vecchio” corpo ormai vuoto si riempì di un liquido che doveva preservare i tessuti fino alla dissezione che sarebbe seguita. Loro volevano scoprire che tipo di sostanza avesse “avvelenato” (nel senso di contaminare) quella persona al punto di portarla alla morte.
Mi venne detto che dopo la dissezione il corpo sarebbe stato eliminato. Essi sembrarono molto sorpresi del fatto che io fossi triste all’idea che quel corpo sarebbe stato gettato via! Mi dissero che si trattava solo di un contenitore per l’anima e che non aveva alcuna altra utilità.
Essi credono che il nostro rito dei funerali sia una cosa barbara, per loro non c’è alcuna differenza tra un corpo vuoto e una lattina di birra vuota.
Mi dissero che il nuovo uomo clonato (o resuscitato) sarebbe stato liberato da qualche altra parte (forse in Australia) ed avrebbe continuato lì la propria vita. Uno dei motivi per cui essi prelevano i tessuti dagli addotti quando sono ancora abbastanza giovani è perchè vogliono preservarne dei campioni nel caso sia necessario un nuovo corpo in seguito.
I nuovi corpi possono essere conservati per sempre. I contenitori che ho rappresentato nel disegno con le tre persone nei tubi sono contenitori di conservazione (immagine 15). Invece i contenitori che ho raffigurato nei due nuovi disegni che ti ho spedito sono contenitori di “attivazione”. Hanno una luce in cima che deve trovarsi sulla persona per molte ore ( non so quante) prima che il corpo possa essere attivato, se è stato prima conservato. Se, invece, è stato appena prodotto, non ha bisogno di quella luce. Nel disegno con le tre persone nei tubi il corpo all’estrema destra è quello più giovane dato a quell’uomo che stava morendo.
Io ebbi l’impressione che gli alieni non gradiscano sovrintendere spesso a questo trasferimento di anime. Anzi, mi sembrò che NON SI DEBBA SAPERE che essi fanno queste operazioni. Ma sembrava che essi fossero stati messi nell’angolo e non avessero altre possibilità. Sembra, inoltre, che essi stiano nascondendo tutto questo ad una qualche altra forma di vita superiore, forse tale forma di vita proibisce loro di trasferire le anime così come proibisce di interferire con il nostro pianeta? Di chiunque si tratti, è chiaro che si tratta di qualcuno molto più evoluto di loro, qualcuno che esercita un immenso potere anche su moltissimi altri piani di esistenza.”
Immagine numero 15. Linda Porter raccontò di essere stata portata da uno “scienziato grigio” in una stanza dove tre persone erano dentro contenitori cilindrici. Disse di aver percepito che quelle persone erano vive, ma in stato di animazione sospesa. Disse anche che l’uomo all’estrema destra sarebbe stato un “clone” più giovane attivato mediante “trasferimento dell’anima” prelevata dal suo, più anziano, corpo precedente.

Disegno di Linda Porter

Disegno di Linda Porter raffigurante come l’anima di
un uomo moribondo fuoriesce all’altezza del suo plesso solare e fluttua attraverso la stanza per entrare nel clone più giovane dello stesso uomo
Linda Porter fu traumatizzata nel veder morire il proprio corpo diciassettenne e la sua anima trasferita in un clone identico per aspetto ed età.
“Venni stesa su di un tavolo e resa incosciente; allora la mia anima si sollevò fuori dal corpo ed entrò in un altro che era esattamente identico al mio!
Venni dunque svegliata nel “nuovo corpo”. La creatura mi portò presso il mio “vecchio corpo” che giaceva sul tavolo con il torace aperto. Allora la creatura estrasse il cuore da quella cavità e me lo mostrò!
Mi disse che il mio cuore era stato gravemente danneggiato dalla malattia che avevo avuto (febbre reumatica?) e che si sarebbe fermato molto presto! Guardai quella cavità e mi accorsi che non c’era nemmeno una goccia di sangue! Niente sangue e l’area non sembrava neanche umida! Quando la creatura sollevò il cuore non scorse nemmeno una goccia di sangue e le sue mani restarono asciutte, anche il cuore sembrava completamente asciutto come la cavità toracica!
“Molto dopo questi fatti mi venne detto dallo stesso scienziato alieno, che era con me nella stanza e che era un chimico, che c’era un veleno chimico che si stava diffondendo nelle nostre terre e che noi non ne eravamo affatto consapevoli. Si trattava del risultato di un qualche esperimento segreto condotto dal nostro governo nello spazio. Quell’esperimento aveva creato un sottoprodotto molto pericoloso che ora stava ricadendo nella nostra atmosfera. Mi venne detto che esso si concentra soprattutto nelle nostre riserve d’acqua e che le persone che vivono vicino all’acqua sono in grande pericolo. Lo scienziato mi disse che i posti nell’entroterra, lontano dall’acqua, sono più sicuri e mi consigliò di usare solo acqua distillata per cucinare e per bere.
Mi venne anche detto che quella sostanza chimica tossica sarebbe stata uno dei fattori che avrebbero portato ad un possibile incendio del cielo. Le scorie nucleari nell’atmosfera, reagendo con altre sostanze, avrebbero potuto causare quel disastro. Le altre sostanze sarebbero particelle prodotte da un’arma a raggio che il nostro governo già possiede. Quindi, (secondo gli alieni) quel veleno chimico, insieme alle scorie nucleari nell’atmosfera, potrebbe innescare una mortale reazione a catena che incendierebbe, letteralmente, i nostri cieli.
Io non ho mai sentito parlare di esperimenti militari con il trasporto di scorie nucleari nello spazio esterno, tu ne sai qualcosa? Mi venne impresso nella mente molto chiaramente il concetto che questa reazione a catena, oltre ad essere mortale per noi, avrebbe portato incommensurabili distruzioni su altri mondi e su altre dimensioni. Ricordo che mi sentii completamente devastata al comprendere quali catastrofi potessero scaturire dall’ignoranza dei nostri militari e del nostro governo.”
Ecco come Linda Porter ha disegnato lo “scienziato grigio” che avrebbe espiantato il suo cuore malato dal vecchio corpo mentre lei osservava il tutto dal proprio nuovo corpo clonato. Il fatto sarebbe accaduto nel 1963, quando Linda aveva 17 anni.

Disegno di Linda Porter
Continua Linda Porter
“Ora quel livello di comprensione si è affievolito e mi resta solo il ricordo di aver compreso appieno, al momento, la drammaticità della situazione.
Ricordo di aver realizzato quanto insignificante sia il nostro pianeta e il suo carico di esseri umani, paragonati all’immensità del tutto.
Chiesi loro PERCHE’ non prendessero l’iniziativa e non fermassero gli avvenimenti prima che fosse troppo tardi. La creatura sembrò molto arrabbiata e mi disse che non avevo ancora capito nulla: loro NON AVEVANO IL PERMESSO di interferire.
Ma se loro possono interferire con noi al punto di prendere le nostre anime e trasferirle in altri corpi, perchè non possono fermare gli eventi? Non ha senso. Mi dissero che, naturalmente, loro volevano entrare in scena e bloccare tutto ma c’era qualcosa come una terza entità, una autorità esterna, che aveva vietato qualunque interferenza e loro potevano solo stare a guardare. Io avvertii un terribile senso di frustrazione che proveniva dalla creatura perchè, per quanto fosse terribile il nostro destino, il loro era ben peggiore.
Di qualunque cosa si tratti, tutta questa situazione sembra che stia procedendo sempre più velocemente verso un qualche tipo di evento.”
Ancora dal Quarto Capitolo “Glimpses of Other Realities”
Io e Linda parlammo al telefono dei crop circles, io avevo la profonda sensazione che essi fossero una sorta di messaggio subliminale. Per chi? Per gli addotti? Per altri alieni che vivono qui sulla Terra? Non lo so. Ma so che chi produce i crop circles sa che saranno visti da milioni di persone grazie alla televisione e penso proprio che siano un segnale. Per chi, non lo so.
Il 13 marzo 1980, tredici anni prima, io e lo psicologo Leo Splinkle avevamo incontrato una addotta di nome Judy Doraty. Lei ed altri quattro membri della famiglia stavano tornando a casa in macchina poco fuori Houston, nel Texas, nel maggio del 1973, quando avvistarono una luce brillante che tallonava la loro auto. Judy scese dalla macchina per avere una visuale migliore. Tornati a casa i cinque rimasero stupiti quando i parenti, che avevano fatto da baby sitters nel frattempo, chiesero loro come mai erano arrivati con ben due ore di ritardo.
Da quel momento Judy venne perseguitata da quell’episodio di tempo mancante, da terribili mal di testa e da flash di ricordi che avevano a che fare con qualcosa di non umano.
Durante la sessione di ipnosi con noi Judy descrisse un bovino bianco e marrone che saliva in un raggio di luce. Poi disse di trovarsi in una stanza rotonda dove “due piccoli uomini” con la pelle grigia, quattro dita e “occhi gialli come quelli dei serpenti” maneggiavano strumenti chirurgici per prelevare tessuti dagli occhi, dalla lingua e dai testicoli dell’animale.
Le parole di Judy Doraty erano incredibilmente simili a quelle che avrebbe detto Linda Porter dieci anni dopo. La Doraty disse di trovarsi in un laboratorio dove degli esseri grigi conducevano esperimenti su tessuti animali prelevati dal bestiame in uno scenario che sarebbe diventato ben presto noto come “Mutilazioni Animali”. Doraty disse che quelle creature analizzavano i tessuti animali perché erano preoccupate di quello che gli uomini potessero fare a se stessi. “Gli uomini si stanno suicidando con la contaminazione del proprio ambiente…loro devono essere qui da un bel po’ e monitorano il suolo, l’acqua, la vita animale e vegetale. E continueranno a farlo. Esiste un veleno chimico che é stato immesso nell’ambiente, é passato attraverso la catena alimentare e ora é giunto agli esseri umani. Prima si trovava solo nel terreno ma ora é nella vegetazione e loro stanno testando la sua diffusione. Creerà un sacco di problemi e moltissima gente morirà a causa sua perché sta già contaminando l’acqua. E’ nell’acqua e ha qualcosa a che vedere con il Plutonio…Loro mettono la massima enfasi nel dire che, anche se la cosa é nello spazio esterno, tuttavia essa ha gravi effetti sull’ambiente quaggiù…Io non avevo la minima idea che noi umani stessimo facendo degli esperimenti nello spazio esterno.”
Judy Doraty aggiunse anche di aver saputo che gli uomini stanno conducendo esperimenti anche sott’acqua e che questo causerà un qualche tipo di reazione chimica pericolosa quando un qualche composto verrà a contatto con un altro.
“Non si tratta solo di un problema di inquinamento, c’é molto di più. Se continueremo con lo stesso ritmo di adesso finiremo per coinvolgere non più solo noi stessi ma anche altri esseri e loro stanno cercando di bloccare un processo che potrebbe portare ad una reazione a catena che coinvolgerebbe anche loro. Io chiedo loro perché non mi dicono di più e perché non fanno di più, visto che sembrano così arrabbiati…loro dicono che non capirei abbastanza, che sono immatura, che non ho raggiunto la maturità.”
Chiamai Linda Porter per dirle che mi sarei trovata a Los Angeles per una conferenza a novembre e mi sarebbe piaciuto farle visita a nord di Bakersfield per incontrarla. Lei non volle che la andassi a trovare a casa perché suo marito disapprovava i suoi discorsi sugli alieni. Linda temeva che, a causa di ciò, il suo matrimonio (il secondo) non sarebbe durato a lungo. Preferiva incontrarmi in un ambiente neutro, lontano dallo stress che le avrebbe potuto causare la presenza del marito e così organizzammo di incontrarci in un motel scelto da lei, vicino a Bakersfield, il 1 novembre 1991.
Finalmente la conobbi di persona.
Linda all’epoca aveva 45 anni, era alta circa un metro e sessanta e aveva i capelli castani scuri, tagliati corti. I suoi occhi verde chiaro apparivano leggermente ingranditi da occhiali spessi. Indossava dei jeans e un cardigan rosa con delle perline. Parlava con voce bassa e gentile, calma in maniera quasi innaturale. Ho avvertito spesso anche con altri addotti questa tranquillità forzata; si tratta di persone che hanno passato la vita a sopprimere il ricordo di esperienze anomale, cercando di trovare un equilibrio nelle proprie menti che permettesse loro il più possibile di mettere da parte esperienze tanto traumatizzanti per continuare una vita più o meno normale.
Linda era nata il 2 giugno del 1946 a Portland, nell’Oregon, dove aveva vissuto in una fattoria con i genitori, due sorelle maggiori e un fratello minore in mezzo a galline, conigli e bacche. Mi raccontò:
“Credo che la mia nascita sia stata una sorpresa perché le mie sorelle hanno quindici e sedici anni più di me. Ho anche un fratello minore di un anno e nè io nè lui somigliamo agli altri membri della famiglia.”
Linda sapeva poco riguardo ai nonni, sapeva solo che la nonna paterna era una Nativa Cherokee dell’Arkansas. I genitori di Linda erano una coppia pragmatica che non avrebbe mai parlato di cose inspiegabili.
Linda continuò: “quando ero adolescente non ero come gli altri coetanei, non ero una ribelle. Leggevo Kant, Nietzsche, Sartre e tutti i filosofi di cui mi riusciva di procurarmi i libri, quindi non ero certo una normale teen-ager. Sempre a quell’epoca sviluppai la mia passione per il disegno e la pittura. Ero molto introversa, come se mi chiedessi continuamente perché mi trovassi a vivere qui.”
Estrassi i disegni che Linda mi aveva spedito e le chiesi se potevamo andare a fondo di ciascuno di essi, registrando la conversazione. Era mia intenzione approfondire la storia dei cilindri e dei corpi in sospensione ma cominciai chiedendo a Linda di chiarire la mia confusione riguardo ai trasferimenti che, secondo i suoi racconti, avvenivano sia con raggi di luce che attraverso tunnels.
Le chiesi: “Il tunnel é una struttura fisica?”
Risposta: “Non é una cosa che si trova sempre lì, viene creato solo quando deve avvenire un trasporto e poi sparisce. Il tunnel é diverso dal raggio di luce. La luce viene usata solo per trasferire le persone dalla Terra ai velivoli e viceversa. Invece il tunnel é una struttura fisica, un “buco” creato per l’occasione tra una dimensione e un’altra. Viaggiare attraverso il tunnel mi fece star male. Aveva a che fare con un cambiamento di densità fisica tra due differenti dimensioni.”
Chiesi a Linda Porter della notte in cui le figure d’ombra uscirono dal “buco” di forma ovale nel bel mezzo della sua camera da letto e del piccolo essere grigio che si trovava accanto a lei: “E’ stato come se un’altra dimensione fosse entrata nella tua camera da letto?”
Risposta: “Sì, é come se una dimensione si fosse sovrapposta ad un’altra. Mi dissero che tutto ciò che esiste é su una certa frequenza di suono. Ricordi quando ti ho mandato i primi disegni e ti ho detto che la creatura tipo Mantide mi aveva detto qualcosa? Penso che ormai ricordo quasi tutto ciò che mi disse.” Linda mi passò un foglio di carta con le righe dove aveva scritto in corsivo:
“Nell’esistenza c’é molto, molto di più di quanto possiamo appena immaginare. La maggior parte di quanto ci é stato insegnato sull’universo fisico e sulle leggi che lo governano é falso.
La civiltà di queste creature ci comunica concetti difficili attraverso simboli che irradiano emozioni.
Loro usano questo metodo per diffondere le cognizioni lasciando intatto il loro vero significato. Con questo sistema qualunque interpretazione erronea diventa impossibile.
I simboli non sono di tipo matematico ma appaiono come immagini olografiche a tre dimensioni che ricordano sculture astratte. Il loro contenuto emotivo é veicolato da onde portanti che somigliano a onde sonore ma non fanno parte della gamma di suoni percepibili da noi umani (Nota: la maggior parte degli esseri umani non percepisce le frequenze sonore al di sotto dei 125 hertz e al di sopra dei 10000 hertz). Queste onde possono essere “sentite” ma non “ascoltate”. Per esempio, se le creature vogliono mandar via gli esseri umani da un certo luogo, “trasmettono” sulla zona onde di una certa frequenza che causeranno un’intensa sensazione di paura negli umani, paura che li spingerà ad abbandonare quel posto. E’ un sistema che non causa alcun danno alle persone.
I problemi sorgono quando si cerca di trasformare in parole questi messaggi visivo-emotivi: la semantica umana porta a spiegazioni che possono generare confusione. Ciò che é facilmente comprensibile ad un livello, usando una forma di espressione emotiva, può diventare estremamente difficile da comprendere con esattezza quando viene tradotto ad un altro livello usando una forma di espressione tanto limitata come il linguaggio umano. Si perdono un sacco di significati e i concetti principali divengono vaghi e spesso vengono completamente fraintesi.
L’Universo é costruito su modelli sonori che permettono a così tante dimensioni e mondi di co-esistere nel medesimo spazio… Se creiamo dei disturbi su di un mondo-dimensione oltre un certo limite, possiamo distruggere l’onda portante in cui esso esiste e creare un “buco” che altererà le frequenze superiori ed inferiori. Ogni frequenza, infatti, oltre a sostenere il proprio mondo-dimensione, supporta anche (si potrebbe dire “tiene al proprio posto”) la frequenza immediatamente superiore e quella immediatamente inferiore. Tutto é interdipendente!
Gli altri mondi-dimensioni inizieranno a collassare nel “buco” e ciò non solo distruggerà innumerevoli civiltà ma la materia compressa che ne scaturirà raggiungerà una densità tale da proiettare tutt’intorno l’intero campo gravitazionale fuori controllo sulla distanza di vari parsecs causando danni inimmaginabili a molti altri mondi che verranno scagliati fuori dalle proprie orbite in un processo che alimenta se stesso.
Esistono innumerevoli mondi-dimensioni che occupano lo stesso spazio senza che i loro occupanti siano consapevoli gli uni degli altri perché ciascuno di essi vibra su ottave differenti. L’ottava di frequenza tiene al proprio posto il mondo-dimensione e gli permette di continuare ad esistere in sicurezza senza interferire con gli altri mondi tutt’intorno. La frequenza agisce come una zona cuscinetto che tiene le cose al proprio posto. Se si fa qualcosa che la logora inizia un collasso che può innescare una mortale reazione a catena. Se la densità di tale collasso supera un certo peso, inizia a collassare lo stesso spazio-tempo.
Qualunque sia la natura dell’esperimento nello spazio esterno in cui è coinvolto il nostro governo esso, se dovesse riuscire, cambierebbe la densità della materia al punto che nessuno, in nessuno dei mondi-dimensione coinvolti, riuscirebbe più a fermare la reazione a catena così innescata.
Al momento presente qui ci sono letteralmente altre centinaia di forme di vita aliene che cercano di fermare questi eventi che mettono a repentaglio anche l’esistenza dei loro mondi. Alcune di queste forme di vita non dovrebbero interferire, come ho scritto nelle lettere precedenti, ma si ostinano a farlo. Quello che cercano di fare é fermare l’”Effetto Increspatura” che emanerebbe dal nostro mondo qualora l’esperimento avesse successo.
Con tutta la loro tecnologia, Linda, perché gli alieni o i loro supervisori non intervengono direttamente e non bloccano tutto questo? Perché si servono di noi addotti e ci fanno parlare al loro posto? C’é qualcosa che non torna. Mi domando se non si stiano prendendo gioco di noi e non ci stiano imbottendo la mente di idee a cui vogliono farci credere ciecamente. Se é in corso un esperimento e se dovesse riuscire, esso ci porrà in competizione con gli alieni riguardo ad un qualcosa che essi non vogliono condividere. Forse stanno solo cercando di spaventarci a morte per cacciarci via dai loro dintorni.”
Linda mi disse che, anche se alcune delle comunicazioni aliene le sembravano plausibili, lei non poteva dirsi sicura di quali fossero le reali intenzioni degli extraterrestri. Mi disse: ” Sento che sta succedendo qualcosa di sospetto. Sento che c’é qualcosa che essi non ci vogliono far sapere.”
Le chiesi se le dimensioni sovrapposte potessero essere paragonate a frequenze televisive e, se il paragone era corretto, chi era ad avere in mano il telecomando?
“Il tizio in cima, chiunque o qualunque cosa sia, ha il massimo potere ed il massimo controllo. Il telecomando é sicuramente in mano al capo supremo”
Le chiesi: “Ricordi se tutto questo ha qualcosa a che fare con gli esseri fatti di ombra che ti portarono da qualche parte attraverso quel buco nella tua camera?”
Risposta: “Ricordo un mondo oscuro, come se la fonte di luce fosse stata talmente distante da far vivere quelle persone in un eterno crepuscolo. Mi sembra quasi di vedere un piccolo sole grande come la punta di una matita.”
“Cosa c’é intorno a te?”
“Palazzi rotondi, strani. Gli edifici non hanno angoli, sono tutti arrotondati, più o meno come gli igloo. Non c’é vegetazione.”
“E’ come un deserto?”
“Siii…solo che lì fa molto freddo”
“Hai visto qualcun altro lì?”
“Qualcuno mi guida, attraverso una porta gialla, all’interno di uno dei palazzi. Ci sono molte persone e la maggior parte di esse hanno aspetto umano. Ma sono vestite in maniera strana… Credo che c’é una lunga tavola e sono tutti seduti intorno ad essa. C’é una persona in piedi ed ha un vestito lungo e viola con un colletto molto alto. Lui é molto alto, circa due metri e dieci. Sembra quello che ha la responsabilità di quello che é successo, sembra che sia lui il motivo per cui io sono stata portata lì.”
“Puoi descrivermelo meglio?”
Linda Porter descrive lo strano essere
“Non credo che fosse umano. Sembrava avere la pelle grigia, la sua pelle non era di un colore umano, tendeva al bianco. E’ molto alto e molto, molto sottile. Ha grandi occhi come quelli dei gatti. Niente capelli, la sommità della testa rotonda e ha il naso, cosa che i grigi non hanno.”
“Il naso, che forma aveva?”
“Lungo, naso lungo e faccia lunga. Ha anche le orecchie, mentre i grigi non le hanno.”
“Il naso, era prominente?”
“E’ grande.”
“Il tuo disegno somiglia a ciò che ricordi?”
“Il mio disegno ci si avvicina ma gli ha dato una espressione meschina che non aveva in realtà, non appariva assolutamente meschino o malvagio.”
“E la bocca?”
“Niente labbra, ma parlava. Non si trattava di telepatia perché ricordo la sua bocca che si muoveva. Ricordo che sollevava le mani mentre diceva qualcosa, ricordo bene le sue mani bianche mentre le maniche scivolavano in basso.”
“Come erano fatte le sue mani?”
“Lunghe e bianche, veramente sottili.”
“Quante dita?”
“Non lo so, ricordo solo di aver visto delle dita molto lunghe.”
“E gli umani intorno a te stavano parlando?”
“Stavano tutti ad ascoltare quello che lui diceva. Io avvertivo un gran senso di rispetto per lui. Qualunque cosa fosse quello che stava spiegando, si trattava di roba molto complicata, qualcosa di scientifico.”
“Aveva una qualche relazione con l’essere-mantide?”
“Non lo so.”
“Che altro puoi ricordare riguardo all’essere-mantide?”
“era molto alto, tra i sette e gli otto piedi (tra i due metri e dieci e i due metri e quaranta). Aveva un torso molto lungo, le braccia erano molto lunghe e articolate dietro al torso, in un modo molto differente dagli esseri umani. Aveva tre appendici simili a dita, non si muovevano come dita ma con un destrezza di gran lunga superiore. E i suoi piedi non avevano nulla a che vedere con i nostri, erano delle cose a punta strette, sottili e molto piccole. Gli occhi avevano un colore marrone-rossastro con evidenti bolle che sporgevano leggermente, non so se si trattasse di una forma di protezione o altro. Era come se quell’essere potesse percepire le mie sensazioni e desiderasse spaventarmi il meno possibile.”
“Hai per caso percepito da parte sua emozioni tipo bontà o compassione?”
“Grande vecchiaia, saggezza e infinita pazienza. Non era bontà o compassione, era piuttosto come se quell’essere esistesse da migliaia di anni, da tempo lunghissimo. La cosa che percepii maggiormente fu la sua incredibile saggezza. Non mi ero mai trovata di fronte a qualcosa del genere, a qualcosa che possedesse una tale conoscenza. Mi parlò moltissimo ma non ho idea di cosa mi disse quella volta. Qualunque cosa fosse, penso che si trattasse di cose molto importanti-come se mi stesse dicendo cosa sarebbe accaduto nel futuro e cose riguardanti il “trasferimento nella luce”, qualunque cosa questo significhi. Aveva a che vedere con quello che mi era accaduto in quella stanza piena di luce. I miei ricordi finiscono nel momento in cui stavo per entrare in quella stanza.”
“E’ possibile che l’essere con i grande naso sia il capo degli esseri-mantide?”
“No.”
“Di qualche tipo umanoide?”
“Si, degli umanoidi dall’abbronzatura dorata, ma non si tratta proprio di un capo, è più come se fosse in sinergia con loro, come se lavorassero insieme da moltissimo tempo.”
“Gli umanoidi dorati e le mantidi?”
“Si.”
“C’è un’alleanza tra loro?”
“Non di tipo militare. Loro non amano quel genere di cose. Tra loro esiste un mutuo rispetto e si prendono cura gli uni degli altri sulla base di un sistema condiviso di valori e di etica. Sembra che entrambi lavorino insieme per il raggiungimento dello stesso scopo-qualunque esso sia.”
“Grande attenzione e rispetto tra le due specie?”
“Si, entrambe le specie sono molto evolute e, sebbene sembri che le mantidi siano molto più antiche, le due razze si relazionano con la massima facilità e lavorano insieme in piena armonia e rispetto.”
“Allora, come si inserisce in questo quadro l’essere pallido dal grande naso?”
“Non lo so perché quella fu l’unica occasione in cui lo vidi; lui, semplicemente, stava lì e parlava.”
“Potrebbe essere lui l’intelligenza che sta dietro agli altri?”
“No, no. Al di sopra dovrebbe esserci quell’entità di cui ti parlai a Sedona, una forma di vita evolutissima che non ha più bisogno di un corpo fisico.”
“Va bene, poniamo quest’entità non fisica in cima. E’ un’entità di questo universo?”
“In questo universo. L’unico modo in cui posso esprimere la mia sensazione riguardo alla cosa unica che sta al di sopra di loro è un qualcosa tipo Dio. “
“Al di sopra delle potenti entità non fisiche?”
“Esatto. Metti quelle entità non fisiche al di sopra degli umanoidi e delle mantidi, esse sono enormi e possono spostarsi in tutto l’universo senza l’ausilio di alcun veicolo fisico.”
“Chi c’è direttamente sotto di loro?”
“Gli umanoidi dal colorito dorato, poi vengono le mantidi, poi i grigi dalla pelle bianca, quelli più alti dei piccoli grigi. Quelli più alti hanno le pupille e io li chiamo Gumby per le loro uniformi e perché sono scesi all’improvviso sul pavimento e non ho mai visto i loro piedi.”
“Gli occhi inclinati di questi grigi più alti hanno il bianco come i nostri?”
“Si, hanno la parte bianca visibile ed hanno le pupille come noi. La loro pelle è bianca e sembra che siano tutti scienziati.”
“Nei tuoi disegni la loro testa…”
“E’ sporgente nella parte posteriore. Le loro teste hanno una forma diversa da quelle dei grigi.” (EBE Tipo 1?)
“E al di sotto di questi grigi alti chi c’è?”
“I grigi piccoli. Loro sono semplicemente operai, come le api o le formiche, si limitano ad eseguire il proprio lavoro.” (EBE Tipo 2?)
“E i cilindri, sono tutti uguali?”
“No, i cilindri sono differenti. Quelli di stoccaggio hanno una sommità diversa, rotonda. Quelli di attivazione, invece, hanno gli angoli squadrati. C’è una luce nei cilindri di attivazione, una luce forte che brilla sulla persona all’interno e i corpi devono rimanere esposti a quella luce per parecchie ore prima che l’anima possa entrare dentro di essi, non so perché.”
“I cilindri di stoccaggio sono per i corpi?”
“Si, per i corpi clonati. C’è un tipo di cilindro per i corpi immagazzinati e un altro per attivarli. L’anima è probabilmente la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia. Il mio disegno non le rende giustizia. Era di un bellissimo giallo iridescente con i bordi di un tenue arancione e un nucleo bianco che irradiava un dolce calore.”
Linda Porter continuò manifestando un senso di soggezione per la luce dell’anima e un senso di repulsione per la morte dell’uomo più anziano.
“Gli alieni sezionarono il corpo dell’uomo più anziano. Era morto a causa di un qualche tipo di sostanza inquinante presente nell’acqua, qui sulla Terra. E’ terribile che la gente non si renda conto del pericolo rappresentato dal vivere vicino all’acqua, per non parlare del bere!
Loro sezionarono il corpo per ricostruirne il livello di avvelenamento. Sembrava che, per qualche motivo, questa cosa fosse molto importante per gli alieni. E poi gettarono via il corpo, proprio come se fosse di nessuna importanza. Lo gettarono via come noi ci togliamo e buttiamo via le scarpe. Ricordo che mi sentii molto avvilita perché noi qui seppelliamo i nostri morti.”
“Quindi, dal nostro punto di vista, quell’uomo sarebbe morto a quarantasei anni, giusto?”
“Sarebbe scomparso. Nessuno sulla Terra avrebbe mai ritrovato il suo corpo. Nei tuoi studi sulle mutilazioni, Linda, qualcuno ha mai ritrovato corpi umani sezionati?”
“Alcune volte, ma non so se si tratta dello stesso fenomeno. In ogni caso, ci sono moltissimi casi di adulti e bambini scomparsi.”
“Io non credo che siano morti. Penso che molti di loro siano stati ri-collocati in altri posti.”
“Ma perché ri-collocarli, e dove, qui sulla Terra o su altri pianeti?”
“Ri-collocati qui sulla Terra, come la versione più giovane dell’uomo morto, che venne messa in Australia. Esistono persone che gli alieni vogliono in certe aree ed essi rimangono in contatto con queste persone per tutta la loro vita.”
“Alludi agli scienziati-custodi?”
“Si, sta per succedere qualcosa e quando accadrà, qualunque cosa sia, tutti dovranno trovarsi nei posti giusti.”
“Hai ricordi dettagliati del tuo personale trasferimento di anima?”
“Dopo di avermi mostrato il trasferimento dell’anima dell’uomo nel cilindro ricordo di essere stata in piedi vicino allo scienziato e…mamma mia…aveva qualcosa in mano che sembrava il mio cuore. Il mio vecchio corpo giaceva sul tavolo lì, era aperto. Ricordo i bordi del taglio che erano dentellati. Non c’era assolutamente sangue, tutto era completamente asciutto.”
“Era un taglio a zig-zig?”
“Era come fatto con le forbici a zig zag che usano i sarti per tagliare i vestiti.”
“Hai visto che tipo di strumento gli alieni usavano per operare questi tagli?”
“Somigliava ad uno spazzolino da denti elettrico. Di colore argenteo, lungo sette pollici (circa 18 centimetri) e largo un pollice e mezzo (circa 4 centimetri). Aveva un punta illuminata di blu che non sembrava proiettare luce ma che usa onde sonore non udibili e quando è programmato su basse frequenze è in grado di operare chirurgicamente mediante vibrazioni che separano cellule e tessuti senza arrecare danni a livello cellulare. Non taglia le cellule. I bordi dei tagli sono puliti e senza bruciature. Quando è programmato su alte frequenze, la vibrazione causa una frizione che genera calore. Il calore è usato per tagliare.”
“C’era anche uno strumento più grande, lungo dieci pollici (circa 25 centimetri) e largo tre pollici e mezzo (circa 9 centimetri). Ha una punta accesa che non proietta luce e usa le onde sonore per guarire psichicamente ed emozionalmente. Aiuta le persone ad uscire da shock terribili.”
“L’alieno mi disse che avevo avuto una febbre reumatica quando avevo dodici anni ed immagino che fosse vero. Non venni portata da alcun medico ma i sintomi corrispondevano. Immagino che quell’episodio mi avesse danneggiato il cuore e mi venne detto che in quelle condizioni non sarei vissuta a lungo.”
“Questo accadde quando avevi diciassette anni. Prima ti eri accorta che c’era qualcosa che non andava?”
“Oh si, ero sempre stata malata. I miei genitori non si fidavano dei medici e io avevo sempre la gola secca e la febbre alta. Dopo quella malattia non ero mai più stata bene, ero anche svenuta un paio di volte.”
“Quindi, dai dodici anni (1958) ai diciassette (1963) tu eri stata indebolita dalla malattia?”
“Si, e peggiorava. Lo scienziato mi spiegò che la parete posteriore del cuore si stava assottigliando e che presto avrebbe ceduto. Ricordo che lo guardavo ma è come se fossi ancora confusa, non capivo bene quello che mi diceva.”
“Quale parte di te stava li a guardarlo?”
“Penso che fosse il mio nuovo corpo con l’anima prelevata da quello vecchio che stava sul tavolo. Non ho alcun ricordo del momento del trasferimento vero e proprio, nè del come arrivai in quella stanza ne di cosa mi venne fatto. La cosa successiva che ricordo è che sto guardando l’alieno che estrae il mio cuore. Qualunque cosa sia accaduta è stata fatta tra questi due momenti senza alcun preavviso, oppure io non ne ho memoria.” (Forse i ricordi mancanti riguardano l’immagine dell’essere-mantide nella stanza piena di luce dove Linda non voleva entrare.) “Posso solo dirti che è una cosa veramente strana guardare il tuo corpo aperto e un tizio grigio che tiene in mano il tuo cuore! Ho sempre associato quell’immagine alla morte e ho sempre pensato che, se ricordassi tutto, morirei. Ora vedo da dove arriva l’associazione con la morte.”
Improvvisamente Linda Porter allungò le braccia, se le guardò e scoppiò in lacrime.
“Non so più chi sono veramente!”
Percepii profondamente la sua angoscia ed il suo disorientamento nell’aver visto morire il corpo con cui era nata mentre la sua coscienza sopravviveva in un nuovo corpo identico. Perché delle creature non umane erano così profondamente coinvolte con i cicli vitali di alcuni esseri umani?
Linda Porter non aveva la risposta per questa domanda ma continuò:
“Gli scienziati grigi non amano fare queste cose. C’è qualcosa di problematico riguardo a ciò. Loro fanno queste cose solo come ultima chance. Ho l’impressione che non si voglia che operino in questo modo. E’ come se le entità superiori, quelle senza corpo, avessero detto ‘No’. Ma gli scienziati alieni continuano a fare queste cose perché percepiscono che gli altri, i superiori, non hanno capito qualcosa. Non so di cosa si tratti.”
“Gli alieni ti hanno spiegato perché volevano che tu vivessi?”
“Non in quell’occasione. Da qualche parte, durante il percorso, mi è stata data la sensazione che avevo un qualche compito. La mia vita era stata preservata affinchè facessi quello che dovevo fare.”
“Ti sentivi diversa nel nuovo corpo rispetto al vecchio?”
“”Era più facile respirare. Nel vecchio corpo c’era un continuo senso di pesantezza. In questo nuovo era tutto, come dire…più leggero. Mi muovevo con maggiore facilità e mi sentivo più forte.”
“Quando, in seguito, ti guardasti in uno specchio, notasti qualche differenza?”
“Assolutamente no, non c’erano differenze di sorta e neanche la mia famiglia si accorse di nulla. In seguito, però, mi resi conto che il mio nuovo corpo non aveva la cicatrice da vaccinazione che avevo sempre avuto sul braccio sinistro.”
La Porter mi disse di non avere foto in cui si vedesse il braccio prima e dopo.
Le chiesi cosa pensava che volessero gli umanoidi dalla pelle dorata.
“Non so se vogliono qualcosa, penso che siano qui solo per aiutare. E’ tutto collegato con un qualcosa che sta per avvenire. Parte di loro sono qui per creare un’interferenza che impedisca a quell’evento di oltrepassare la Terra. Altri sono delle specie di sociologi che si limitano a studiare ciò che sta avvenendo.”
Ero affascinata dall’ipotesi di Linda che le entità non fisiche, in altre frequenze dimensionali, fossero contrarie all’interferenza degli scienziati grigi con le vite umane e che, malgrado ciò, gli scienziati non seguissero i loro ordini per qualche ignoto motivo. Le chiesi:
“Se non si vuole che trasferiscano le anime, perché loro insistono e vanno contro forze a loro superiori?”
“Gli scienziati grigi sentono che devono farlo. Ci sono persone che non possono perdere a causa di ciò che avverrà in futuro. Sentono che devono assolutamente fare quello che stanno facendo, ormai sono andati troppo oltre, è come se non avessero più altre possibilità.”
“Hanno forse commesso un qualche tipo di errore?”
“No, non loro, è come se loro stessero cercando di correggerne uno.”
“Allora chi è che ha sbagliato?”
“Non sono stati loro. Non ne so di più perché non è possibile andare più in alto di loro.”
“Ma tu non hai detto che gli umanoidi dorati sono al di sopra degli scienziati grigi? Potrebbe esistere una sorta di divisione tra gli scienziati grigi? Potrebbe essere che alcuni di loro siano andati in una direzione, prendendosi cura della Terra e che altri abbiano fatto un’altra scelta? Potrebbe esistere un conflitto tra di loro?”
“E’ possibile. Forse è questa la situazione, qualcosa tipo buoni-contro-cattivi. Forse ci sono dei rinnegati.”
“E i rinnegati, cosa starebbero cercando di fare?”
“Non lo so, ma, qualunque cosa sia, è già avvenuta. E’ stata già fatta e gli scienziati grigi si sentono responsabili di essa.”
Una volta mi era stato mostrato il testo di una presunta relazione fornita al Presidente degli Stati Uniti presso la Base Aerea di Kirtland il 9 Aprile 1983 in cui era scritto: “Questi Extraterrestri hanno manipolato il DNA di primati semi-evoluti per creare l’Homo Sapiens.”
Chiesi a Linda Porter se conosceva le motivazioni dei custodi possibilmente responsabili della creazione e dell’evoluzione umana.
La Porter mi rispose “In un certo momento, lungo la linea, non molto tempo fa, è come se qualcuno avesse interferito. Qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato e gli scienziati stanno cercando di rimediare. “
Focalizzandomi più sul Ventesimo Secolo che sul Giardino dell’Eden, chiesi a Linda se l’errore a cui si stava cercando di rimediare potesse riguardare il fatto che qualcuno avesse permesso agli uomini di giocare con l’energia atomica. In quel momento, 1991, Linda non ne fu certa ma, in seguito, collegò il tutto con esperimenti militari condotti dagli Stati Uniti nell’alta atmosfera.
Le chiesi:
“Perché gli alieni sono così coinvolti con il pianeta Terra?”
“Sai perché ho usato la parola ‘custodi’ per gli scienziati grigi? Perché gli esseri scesero qui in origine erano delle specie di custodi della vita. Aiutano la vita a svilupparsi su diversi mondi e pianeti. E’ la loro ragione di vita e, evidentemente, i custodi sono gli scienziati. Non sono i piccoli grigi che si limitano a lavorare per loro. Gli scienziati sono stati qui fin da quando tutto ebbe inizio. Erano quelli che iniziarono il programma di allevamento che portò allo sviluppo degli umani. Loro sono presenti da ben prima dei tempi biblici, erano già qui all’epoca dei Cro Magnon , dei Neanderthal e, forse, i loro primi tentativi risalgono ad un’epoca addirittura precedente.
“Venticiquemila anni fa?”
“Si, anche prima. In seguito,forse, andarono via per un periodo, poi tornarono e ricominciarono. Poi, durante i tempi biblici, videro in quale direzione si era avviata l’umanità. Poi, lo so che questo può suonare pazzesco, inviarono qui Gesù Cristo-non per creare una religione-ma per mostrare alla gente un nuovo modo di vivere, di coesistere e di vivere in armonia in modo da non far accadere quello che sta accadendo 2000 anni dopo, cioè ora. Cercarono di evitare ciò verso cui l’umanità sembrava tendere: l’Autodistruzione.”
“E quindi essi crearono Cristo come…”
“Immagino come un clone”
“Mi chiedo che anima possano aver inserito nel corpo umano di Cristo…”
“Non ne ho idea, suppongo che dovesse trattarsi di un’anima estremamente evoluta. Ma, essendo i popoli di allora così ignoranti e superstiziosi, tutto venne distorto e trasformato in un nuovo mezzo di potere per controllare la gente. Non funzionò un granchè.”
“E quando Cristo disse ‘Dio mio, perché mi hai abbandonato?’ a chi si stava rivolgendo?”
“Non ne ho idea, forse non era previsto che morisse…forse pensava di essere salvato all’ultimo momento o che la sua anima venisse trasferita prima della morte…d’altra parte loro non avrebbero potuto trasferire un’anima davanti a tutti.”
“E chi ti sembra possa aver creato il clone Cristo, gli scienziati biondi dal colorito dorato o gli scienziati grigi?”
“Il corpo venne fornito dagli scienziati grigi e l’anima dalle entità superiori senza corpo ma non so se questi ultimi crearono quell’anima o se essa fu addirittura fornita da uno di loro che accettò di scendere tra di noi.”
“”E il corpo di Cristo, avrebbe potuto essere quello di un umanoide biondo dalla pelle dorata?”
“Non lo so, so solo quello che mi è stato detto e loro non mi hanno detto nulla sul corpo. Lo scienziato grigio mi disse solo che la sua civiltà aveva inviato un essere qui 2000 anni fa per deviare l’umanità dal cammino che aveva intrapreso.”
“E dove portava tale cammino?”
“Non lo so. Evidentemente essi erano in grado di leggere nel futuro e vedere in fondo alla linea del tempo che sarebbe accaduto qualcosa. Ma se essi avevano una tale capacità come mai non videro che Cristo sarebbe morto e che nulla sarebbe cambiato? Non lo so. Non ha senso ma credo che essi mi mostrarono cosa sarebbe accaduto in futuro e c’era qualcosa di talmente orribile che non volli trattenerne il ricordo.”
“Adesso ricordi qualcosa di più?”
“Essi ci mostrarono un’immagine della Terra vista dallo spazio quando gli avvenimenti futuri si saranno compiuti; c’era un vero e proprio anello di fuoco tutt’intorno al pianeta e avrebbero dovuto passare circa vent’anni prima che qualcuno, umano o alieno, potesse tornare a vivere sulla Terra. Là dove c’erano gli oceani ora c’era terraferma e là dove c’erano i continenti ora c’era solo mare, ma tutto era limpido e nuovo e la nuova società che nascerà sarà completamente diversa.”
“Ci saranno persone che verranno trasferite dai grigi prima della catastrofe?”
“Si.”
“E dopo la catastrofe quelle persone (o i loro corpi clonati conservati nei cilindri) verranno riportate sulla Terra?”
“Si.”
“Ricorderanno gli avvenimenti?”
“Vedranno tutto da un altro posto e non dimenticheranno mai più.”
“Quando la nuova umanità avrà inizio, come verrà realizzato? Gli alieni daranno una mano?”
“Si, ci sarà un nuovo tipo di cibo che gli alieni daranno agli umani, è un alimento che si coltiva ma fornisce tutti i nutrienti necessari e non ci sarà bisogno di altro per nutrirsi. Ricordo di essere stata portata in un grande auditorium pieno di gente dove ci venne mostrato questo nuovo cibo che cresce come il frumento ma rende inutile qualunque altro apporto alimentare e permette agli uomini di nutrirsene indefinitamente. Non ci sarà più bisogno di assumere carne o frutta o qualunque altro cibo, quella coltura fornirà tutto ciò di cui ha bisogno il corpo umano e sarà semplice da coltivare e molto economica.”
A quel punto la voce di Linda si ruppe nuovamente per la frustrazione causata dall’incapacità degli uomini a riconoscere altre verità, mi guardò con gli occhi umidi e disse:
“La maggior parte di ciò che ci è stato insegnato sull’universo è falsa e quando gli esseri umani verranno trasferiti essi apprenderanno la verità, così quando torneranno sulla Terra sapranno tutto e inizieranno a costruire un mondo completamente differente. Sarà talmente differente da quello attuale che moltissimi esseri umani di oggi non accetterebbero mai di viverci.”
“Perché non esisteranno più denaro, avidità e potere?”
“Esatto: niente denaro, niente avidità, non esisterà più il concetto di status symbol e le persone entreranno in relazione tra loro a livello molto più profondo di oggi, a livello di anima. Tutti vedranno reciprocamente i propri simili dall’interno, è l’unico modo in cui riesco a descriverlo.”
“E cosa accadrà della vita vegetale?”
“Tutto verrà ripiantato, tutto ciò che è stato ucciso tornerà, e tutto sarà ricreato daccapo.”
“Cristo?”
“Evidentemente Egli ha qualcosa a che vedere con il ritorno degli uomini sulla Terra.”
“Come tornerà Cristo?”
“Ci saranno – e questo ha a che vedere con i cerchi nel grano – delle immense navi-città che torneranno qui. Esse sono già state qui in altre epoche, sono degli oggetti bellissimi ma veramente enormi. E’ così che accadrà, e alcune persone verranno prese a bordo.”
“Cosa c’entrano i crop circles?”
“I crop circles sono dei messaggi per la gente qui ed ora, sono messaggi subliminali. Chiunque si relazioni con essi entra in contatto con uno o più simboli, con tutto il simbolo o con una parte di esso. E’ soltanto un preavviso per far capire alla gente che le navi stanno per tornare. E’ come se avessero affittato un’intera pagina di giornale per dare l’annuncio, solo che loro usano i campi. Riesco quasi a vedere quelle immense navi che si dirigono verso i campi segnati dai crop circles; sono mezzi immensi, non puoi immaginare quanto sono grandi.”
“E quando le navi saranno scese che accadrà?”
“La gente verrà prelevata e quando le navi se ne andranno la gente se ne andrà con loro e basta. Nessuno porterà niente con sé, niente. Quelle immense navi spazzeranno il pianeta in lungo e in largo e alcune persone saranno sollevate in esse.”
“Verranno usati dei raggi?”
“Non vedo raggi, la gente, semplicemente, sparirà da un posto e comparirà in un altro. Andati, basta.”
“Riesci a vedere cosa faranno i governi quando arriveranno le navi?”
“Nulla, non potranno fare nulla perché non funzionerà più niente. Non potranno sparare un solo colpo perché, da quel momento in poi, nessuna arma funzionerà più in tutto il pianeta, nessuno sarà più colpito, nessuno sarà più ucciso…certo, potranno dispiegare contro le navi pietre e frecce, ma non credo che servirà a granché.”
“E tu come ti vedi in relazione a quegli avvenimenti, ti troverai su di una nave o sarai a terra?”
“Vedo i campi con i cerchi, le navi che scendono e so quello che sta per accadere.”
“Ma sei a terra?”
“Sento chiaramente che sto per essere presa, non ho alcuna paura e sono molto felice di vedere tutta quella gente a livello del suolo, pronta per qualcosa.”
“Chi c’è in quelle grandi navi?”
“Soprattutto i biondi dalla pelle ambrata, loro sono i principali.”
“Appare una figura tipo Cristo?”
“Oh si, probabilmente molte volte e in molti posti differenti. Avverrà una specie di riconoscimento da parte dell’anima di ciascuno nell’esatto momento in cui lo vedranno. Comunque non so perché Egli apparirà, tanto chi dovrà essere preso sarà preso in ogni caso, quindi perché darsi la pena di apparire? Non ha senso.”
“Forse per chiudere la Storia, per portare il ciclo a conclusione?”
“Sì, ma non ti sembra che sarebbe attirare troppo l’attenzione? Tanto la gente dovrà morire in ogni caso…”
“Forse ha a che vedere con la destinazione delle loro anime?”
“Deve riguardare qualcosa che accadrà dopo la loro morte, altrimenti non avrebbe senso.”
“Sai dirmi se ci sarà una sorta di comunicazione con Cristo?”
“Mi è stato mostrato Cristo che appare in cielo, su di una nuvola. Egli si limita ad alzare lentamente le braccia, guarda il cielo e dice “E’ finita.” e poi scompare alla vista. Mi è stato detto che sulla Terra tutti lo vedranno e sentiranno le sue parole per quei brevi attimi.”
“Riesci a vedere cosa accadrà dopo?”
“Appena lui sparisce inizia la catastrofe, il fuoco nel cielo.”
“Puoi dirmi se è prevista la presenza di un Anti-Cristo in tutto ciò?”
“Non lo so, non comprendo nulla riguardo a questo, è come se non ne avessi conoscenza perché non farò parte di quella situazione.”
“Che mi puoi dire dell’epoca in cui ciò accadrà?”
Il problema della sparizione degli animali mi ha molto coinvolto quando mi sono occupata di mutilazioni; nel 1991, ad esempio, nella città di Plano, in Texas, sparirono ben 81 gatti domestici e centinaia di altre sparizioni misteriose di animali domestici e selvatici sono state registrate sia negli Stati Uniti che in Canada.
Chiesi a Linda se ricordasse qualche ulteriore comunicazione riguardante il periodo successivo al trasferimento di una parte di umanità sulle navi-città.
“Dopo che i prescelti saranno stati portati via avverrà la parte peggiore, si scatenerà l’inferno, le calotte polari si scioglieranno e mi sembra di percepire che i governi capiranno che non si tratta più di un semplice problema riguardante gli Alieni. Credo che molto tempo fa i governi pensassero che tutta questa storia avesse solo a che fare con gli extraterrestri e che avrebbero potuto affrontarla con una certa semplicità, ma ora hanno capito che tutta la questione riguarda ben altro: il futuro della Terra, la Bibbia e il ritorno di Cristo.”
“Lo scienziato raffigurato nel tuo disegno ha un simbolo triangolare sull’uniforme e tu ora indossi una collana con due triangoli sovrapposti, perché?”
“Sono attratta dai triangoli fin dal giorno in cui mi sono svegliata con un segno triangolare rosso sulla fronte, non so che tipo di connessione ci sia o se ci sia una connessione, ma mi ricorda qualcosa, anche se non so cosa.”
“Lo scienziato del tuo disegno ha un triangolo sull’uniforme.”
“Si”
“C’erano altre linee oltre al triangolo?”
“C’era qualcosa sul triangolo, almeno un’altra linea verticale, qualcosa che formava una croce, forse erano altre due linee, due linee che si incrociavano ed una verticale che saliva.”
“E il simbolo arabo che tu hai disegnato era visibile anche in altri luoghi?”
“Si, l’ho visto in una stanza nella nave, era su di un muro e la stanza sembrava una sala riunioni, c’erano un tavolo e delle sedie fissati con dei piedistalli e dietro, sul muro, c’era quel simbolo.”
“Hai per caso la sensazione che sia in corso un conflitto, una guerra segreta su questo pianeta di cui non siamo a conoscenza?”
“E’ buffo, è come se di queste cose io non debba preoccuparmi perché, tanto, tutto procede come deve procedere. Ho proprio la sensazione che tutto finirà per il meglio.”
“Anche per i governi?”
“I governi non potranno fare nulla, al momento finale si troveranno totalmente inermi e sembra proprio che questo sia ciò che deve accadere.”
“Cosa accadrà a te e agli altri addotti?”
“Molti degli addotti che dovranno sopravvivere agli imminenti cambiamenti vengono posti in situazioni realmente terrorizzanti che, in realtà, rappresentano solo un addestramento affinché possano svolgere i loro compiti senza essere sopraffatti dalla paura. Quando una persona è completamente saturata da una emozione fa uno sforzo per superarla e diviene indifferente ad essa. Quelli che passano questo “test” saranno quelli in grado di agire. Gli alieni non continueranno a lavorare con quelli che non supereranno questa fase. Il loro progetto è rendere quelle persone talmente insensibili al terrore da rendersi capaci di gestire il panico di tutti gli altri quando avrà inizio il cambiamento e di non essere travolti dalla propria paura.
Noi addotti siamo come studenti in viaggio di scambio, creati per venire qui e vivere una vita terrestre condotta nei limiti dell’esistenza umana.”
“La situazione che condurrà al fuoco finale avrà inizio nel 1993, ma prima che il fuoco inizi torneranno le navi con Cristo. Quando le navi saranno giunte mancheranno pochi giorni all’inizio del fuoco.”
“A cosa assomigliano le grandi navi-città?”
“Non ci sono edifici ma ci sono protuberanze che di proiettano dalla base delle navi. Sembrerà di vedere delle intere città volanti che vengono verso di noi ma avranno il fondo piatto e non so cosa siano quelle protuberanze.”
“E questo accadrà in tutto il mondo?”
“Esse sorvoleranno l’intero pianeta ma non atterreranno e la gente verrà portata sulle navi.”
“E sarà lì che vivranno?”
“Sì, sono delle arche, ma non ci saranno animali. Mi è stato detto che gli alieni prelevano piante e animali già da molto tempo.”

Ultimi disegni del caso Linda Porter
In questi ultimi due disegni forniti da Linda Porter sono evidenziati a sinistra lo strano simbolo arabo che lei afferma di aver visto su di una parete dell’astronave e a destra un particolare dell’uniforme dello scienziato dove è visibile un simbolo triangolare.

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